Bondage, quando il sesso è come la droga

Bondage, quando il sesso è come la droga

Anche se potrà sembrarvi strano, al mondo esistono professori universitari che fanno ricerca sulle pratiche del bondage. Uno di essi, il dottore di ricerca Brad Sagarin, in forza all’University of illinois, negli ultimi 15 anni si è concentrato proprio sul mondo (o meglio ‘sui mondi’) del BDSM (bondage / dominanza / sadismo / masochismo) consensuale.

sagarin

Con l’approccio della Psicology of Consciousness (Psicologia degli Stati di Coscienza) Sagarin ha studiato nel tempo diverse coppie di praticanti consensuali del BDSM ed ha scoperto che fare sesso a questi livelli vuol dire fare esperienza di stati modificati di coscienza. In particolare lo scienziato americano ha scoperto che lo stato di coscienza associato alla posizione di dominanza – chi dà gli ordini, è associato a quello che Csikszentmihalyi definisce come flow, flusso, o esperienza ottimale. Sul versante opposto, la posizione di chi è sottomesso e riceve gli ordini con l’obbiettivo di toccare il fondo, fa esperienza di uno stato di trance con ipofrontalità transitoria (Dietrich).

bondage

In linea di massima – al di là dei discorsi più complicati che lasciamo alla scienza, possiamo dire che il BDSM può provocare modificazioni di coscienza al pari di droghe, di sostanze psicoattive e contribuisce a ridurre lo stress psicologico.

In uno dei suoi ultimi studi Sagarin ha preso in esame 58 persone, facenti parti di copie si etero che omosessuali. L’indagine empirica ha valutato i livelli di testosterone e quelli di cortisolo – conosciuto come l’ormone dello stress, misurati nei campioni di saliva prima e dopo l’attività sessuale. I livelli di cortisolo erano in aumento nei soggetti sottomessi, mentre restavano pressoché invariati per i soggetti dominanti. Ma l’aspetto sorprendente riguardava umore, stress, senso di vicinanza nella coppia: l’attività BDSM aveva influssi positivi su tutti questi aspetti.

Ma c’è di più. Nel tempo Sagarin ha anche sviluppato una terapia, la cosiddetta “terapia del bondage”. Il sesso, che già fa bene all’organismo, rafforza i muscoli e migliora l’immunità, nella variante BDSM può portare ad elevare la vostra coscienza. Il bondage infatti è una pratica che presuppone una grande apertura mentale, la messa da parte dei pregiudizi, il contatto forte con l’attimo, con il momento presente. Lo stato di flow è infatti un’immersione profonda che allontana per un attimo dal quotidiano, spingendoci verso il concetto di consapevolezza.

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