La ventitreenne Mia Khalifa non è certo una pornostar di quelle navigate. Non un’attrice che ha cavalcato le scene per molto. Nota anche con il nome di Mia Callista, la ragazza ha avuto una rapidissima ascesa nel mondo del porno fra il 2014 e il 2015. Poi si è ritirata dalle scene hard, per cominciare a frequentare le arene dei social.
Grazie ai suoi tweet controversi ed alla sua attività di trolling, nonché ai post su Instagram, Mia Khalifa si è fatta conoscere rapidamente al pubblico mainstream negli ultimi mesi. Agli ultimi giorni risale la notizia che le è stata affidata una nuova rubrica settimanale di sport sulla rivista Fansided, ma d’altronde perché meravigliarsi, lei è laureata. E negli ultimi tempi in tutto il mondo si sta assistendo ad una sorta di sdoganamento della figura della pornostar. Non più solo corpo, oggetto, ma anche testa pensante, opinionista, addirittura filosofa e saggista, come è avvenuto in tempi recenti anche in Italia con Valentina Nappi.
Ma come è riuscita Mia Khalifa a salire all’onore della cronache in così breve tempo?
Non certo, o almeno non solo grazie alle sue abilità di attrice pornografica. Mia Khalifa aveva praticamente calcolato tutto. Prima i riflettori puntati addosso al suo corpo, poi l’attenzione sui suoi tweet. Tweet piccanti, scabrosi, scomodi, spesso capaci di gettare qualcuno in un bel casino. Stiamo parlando di uomini famosi negli States, come il quarterback della squadra di football dell’University of Missisipi Chad Kelly. Dopo una cocente sconfitta per 45 a 34 incassata contro il Florida State, la Khalifa ha postato queste parole: “Kelly ha trascorso più tempo fra le mie lenzuola che nel vostro campo di allenamento“, gettando nel panico il giocatore e la squadra.
Altri poi sarebbero stati gli sportivi gli uomini dello spettacolo coinvolti. Da Drake, rapper e attore canadese che sarebbe stato rifiutato dall’ex porno stellina, a Duke Williams dei Buffalo Bills nell’ NFL.
