I grandi produttori del cinema hard in Italia sono praticamente inesistenti, e anche i grandi protagonisti del settore, come Rocco Siffredi, hanno ormai trasferito l’attività all’estero.
In Italia, la produzione cinematografica hard ha dovuto cambiare metodo. Con il declino dei cinema a luci rosse, delle videocassette e dei dvd a causa della presenza dei siti di aggregazione contenuti online (YouPor e Pornhub su tutti), gli attori porno amatoriali riescono a produrre da sé video di buona qualità, molto spesso senza passare attraverso un produttore vero e proprio.
Le “case di produzione” porno si celano sotto nomi diversi, non hanno riferimenti chiari e non sono rintracciabili. Selezionano gli attori nei siti di scambio coppie e di annunci erotici, per rispettarne la privacy permettono di indossare una mascherina durante le riprese. In Italia il porno amatoriale ha costi molto bassi, ma non è raro che rappresenti una base di partenza per gli attori.
Esistono però alcuni ex registi o produttori di livello semiamatoriale, che hanno avuto successo nel ritagliarsi un settore di nicchia, rivolgendosi ad un pubblico di estimatori e lavorando con budget limitati. Talvolta si tratta di sperimentazioni, portate avanti da collettivi di artisti e registi. Un esempio è Le Ragazze del Porno, un gruppo di registe che, qualche anno fa, hanno scelto di dedicarsi alla produzione di film eros-hard al femminile.
In un mondo prevalentemente sommerso, CentoXCento è una vera casa di produzione fiorentina che ha voluto centrare l’attività proprio sugli attori amatoriali. Persone di mezza età, molto spesso coppie, non necessariamente dotati di un fisico perfetto o straordinario, che scelgono di lasciarsi filmare durante i rapporti sessuali. Le scene vengono riprese talvolta a casa degli attori stessi, il risultato è quello di un cinema hard realista e ironico, che ha fatto dell’improvvisazione il suo punto di forza.