Lela Star, gli esordi e la carriera della ‘mamacita’ cubana

Lela Star, gli esordi e la carriera della ‘mamacita’ cubana

Lela Star è una pornostar americana; il suo vero nome è Danielle Nicole Alonso. Pur essendo nata a Miami il 13 giugno del 1985, ha origini cubane; viene spesso accreditata anche come Leyla o Lela Starr.

Le prime produzioni

Esordisce nel mondo del porno dopo essersi trasferita, ancora ventenne, a Los Angeles; qui viene scoperta da un agente (Jim South) e gira il suo film d’esordio, una pellicola a basso costo dal titolo “Dirty debutantes 347”, in cui è coinvolta fin da subito in scene di sesso anale. La prima partecipazione significativa è “Barely Legal 18th Birthday”, prodotto dalla Huslter. Nel prosieguo della sua carriera ha lavorato con diverse agenzie di primo piano, come Digital Sin, Elegant Angel e Red Light Disctrict, oltre che Jules Jordan Video, per la quale ha recitato in “Feeding Frenzy 9”, “Flesh Hunter 9” e “Semen Sippers 5”.

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Il passaggio alla ClubJenna

Durante il suo primo anno da attrice compare in quasi sessanta titoli prima di firmare un contratto in esclusiva con l’agenzia ClubJenna nel giugno del 2007. Attrice versatile (ha girato scene di genere molto diverso), tradisce le origini latine per via della carnagione scura che impreziosisce il fisico da modella (un metro e cinquantacinque per 50 kg di peso), più volte ritoccato da interventi di chirurgia estetica: il primo intervento di ingrandimento del seno risale al 2008.

Il ritiro e il ritorno sulle scene

Nel 2011 annuncia il proprio matrimonio e il contemporaneo ritiro dalle scene, salvo apparire in alcuni video per Brazzers dal 2014 in poi. È presente sul portale Pornhub.com con una pagina che pubblica contenuti personali prossima al mezzo milione di iscritti. Nella biografia pubblicata sul sito si legge: “Un’altra Mamacita dalla Florida, grazie alle sue origini cubane, vanta radici caraibiche piccanti e orgogliosamente latine. Ama il suo lavoro e lo dimostra con i selfie fatti sul set prima e dopo una scena. Se una sua fotto fosse nel dizionario, avremmo tutti vocabolari più grandi”.

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