Facebook e pornografia: 58.000 casi ogni mese

Facebook e pornografia: 58.000 casi ogni mese

Facebook sta per esplodere.. o meglio il personale tecnico addetto alla revisione delle segnalazioni e dei contenziosi. Sembra infatti che i numeri siano davvero vertiginosi: ogni mese Facebook deve affrontare 54.000 casi a livello mondiale soltanto per quanto riguarda la pornografia. Non stiamo parlando esclusivamente della censura nei confronti di contenuti piccanti, ma soprattutto di casi di estorsione sessuale a scopo finanziario, revenge porno e quan’taltro.

facebook porno

I contenuti passabili su facebook quali sono?

Come sappiamo Facebook è una piattaforma frequentata anche da minorenni. Basta aver compiuto 13 anni ed aver avuto il consenso di uno dei genitori per iscriversi. Ciò comporta una severa revisione dei contenuti su base comunitaria. Non si possono naturalmente vedere immagini di sesso, di organi maschili o femminili, penetrazioin e capezzoli. In linea di massima quindi sono consentiti i culi (ma se poi qualcuno li segnala?) e le tette senza capezzoli.
Già, ma come funziona la censura? Quando un contenuto viene segnalato più volte, qualcuno dentro facebook lo prende in esame e decide il da farsi.

La notizia uscita oggi sul Guardian conferma comunque che Facebook altro non è che lo specchio della realtà. Possiamo cercare di tenere lontano l’eros dalle nostre bacheche, ma in qualche modo tornerà. 54.000 casi tra pornografia e estorsione sessuale solo a gennaio 2017, per la cui risoluzione il team di Zuckerberg ha dovuto disattivare oltre 14.000 account coinvolti.

Secondo le dichiarazini della Direttrice del Dipartimento della Censura su Facebook, Monika Bickert, “non si tratta di un problema di facile risoluzione. Facebook utilizza lo screening di immagini e cerca continuamente di rivedere e migliorare le proprie politiche, ma queste sono aree complesse“. Oggi dalle parti di Cupertino si stanno assumendo 3.000 nuovi moderatori, oltre i 4.500 già esistenti.

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