Racconto erotico di fantasia- Escort di Torino Mirafiori: l’appuntamento al buio

Racconto erotico di fantasia- Escort di Torino Mirafiori: l’appuntamento al buio

Ecco l’appuntamento più incredibile di una escort di Torino più precisamente della zona Mirafiori.

Racconto erotico di fantasia

Un nuovo racconto erotico di Più Incontri.

Oggi ho ricevuto un biglietto curioso. Ero a pranzo con la mia amica Margot e un cameriere mi ha consegnato questo biglietto chiuso in una piccola busta bianca e uno dei miei cioccolatini preferiti.

“Ti aspetto questa sera alle 20,00 davanti al Bijou. Vieni senza mutandine.”

Me lo rigiro tra le mani in cerca di qualche indizio. Non ho idea di chi possa avermelo mandato. Sono sicura che si tratti di una persona che conosco. Solo chi mi conosce sa quanto ami i cioccolatini con il cuore di grappa. Ci vado o non ci vado?

Il Bijou è un ristorante elegante in centro. Un luogo frequentato, pieno di gente. Non corro pericoli ad andarci. Tiro un sospiro. Se non mi presento non lo saprò mai.

Sono una escort di Torino Mirafiori. O meglio sono una escort di Torino e abito in zona Mirafiori, solo che per comodità sul mio sito internet ho scritto escort di Torino Mirafiori. Ho scoperto che le persone cercano in questo modo.

Non ho impegni per questa sera, così decido di andare all’appuntamento al buio. Mi preparo con cura concedendomi un lungo bagno profumato, stirandomi i capelli e abbondando nel profumo. Mi lascio scivolare un leggero abito che arriva al ginocchio. Sotto rimango nuda. Sento la stoffa morbida accarezzarmi la pelle. Sono già eccitata. Esco e prendo un taxi. Quando arrivo davanti al Bijou sono le otto in punto. Una folata d’aria fresca mi fa rabbrividire. Arriva fino al ventre dove la pelle nuda ha un piacevole brivido.

  • Nadia, giusto?- un voce calda e profonda parla alle mie spalle.

Mi giro di scatto e senza volerlo arrossisco. Possibile che arrossisco? Sono una escort che diamine!

  • Sono Carlo – si presenta l’uomo. Alto, biondino, occhi di ghiaccio.

Lo saluto ma non aggiungo altro. Lascio a lui la parola.

  • Ti va di entrare? –

Ha prenotato un tavolo in una sala appartata. Fa l’avvocato e dice di avermi vista parecchie volte al bar dove fa la pausa pranzo. Capisco che sta parlando dell’Ateneo. Il caffé nel quale io e Margot andiamo sempre a scambiarci confidenze e gossip.

  • Mi chiedevo se saresti venuta. –
  • Eccomi qui! – io, invece, mi chiedo se sa che sono una escort di Torino Mirafiori.
  • Fai un lavoro eccitante – mi dice dopo che abbiamo ordinato. – Ti va di fare un gioco con me questa sera? –

La cosa mi stuzzica, ma esito. Non so se posso fidarmi. La curiosità però è troppa e finisco con l’acconsentire.

  • Tieni. Prendi queste – mi dice porgendomi delle piccole sfere lisce e fredde. – Vai in bagno e infilatele nella vagina. –

Faccio per alzarmi, ma lui mi blocca mettendomi una mano sul ginocchio. Da sotto il tavolo, sento il suo braccio risalire, passare sotto l’orlo del mio vestito e arrivare fino all’inguine. Si è chinato in avanti e mi sfiora il pube. Quando sente la pelle, sorride. – Brava bambina! Hai fatto come ti avevo chiesto. Ti assicuro che non te ne pentirai! –

Scivolo in bagno e seduta sulla tazza del water apro le gambe infilandomi le piccole sfere. Poi torno al tavolo. Sento le sfere muoversi contro le pareti della vagina e una piacevole sensazione si diffonde per tutto il corpo.

Escort di Torino Mirafiori

I piatti sono arrivati. Lui mi ordina di non accavallare le gambe e di lasciarle aperte sotto il tavolo. Eseguo e sento il ventre pulsare eccitato, la pelle esposta. Sento le sue dita muoversi sul mio ginocchio. – Ti desidero – mi dice. Mangia qualche boccone. Ci provo anche io ma non ho fame. Ho la mente altrove. Lui continua a giocherellare con il mio ginocchio. Poi si alza di scatto e sposta la sedia accanto alla mia. Con discrezione fa scivolare le dita sotto il tavolo. La tovaglia è abbastanza lunga da coprire i nostri movimenti indecenti. Inizia a toccarmi. Le sue dita calde contrastano con le sfere fredde, creando delle irresistibili sensazioni. Poi con un gesto improvviso mi toglie le sfere facendomi sussultare.

  • Adesso dovresti andare in bagno e finire da sola – mi sussurra all’orecchio.

Eseguo, alzandomi lentamente e muovendomi piano per paura che qualcosa possa tradirmi. Mi chiudo nel water e inizio a toccarmi finché non vengo.

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