La strana storia di Daniele

La strana storia di Daniele

Ecco il nuovo racconto erotico di www.piuincontri.com, mettiti comodo e buona lettura scoprendo a storia di Daniele una escort di Torino. 

Escort di Torino

Quando mi avvicinai a Lara e Daniele, stavano scherzando e sembravano divertirsi parecchio. Appena Daniele mi vide, mi presentò alla sua amica.

– Ci siamo già conosciuti – dissi guardando lei che sorridente mi stampò due baci sulle guance.

La escort di Torino appariva radiosa, avvolta in un vestito rosso scuro che metteva bene in evidenza le sue forme. Portava i capelli sciolti che lasciavano una scia di ipnotico profumo.

Daniele mi disse che Lara era la sua ospite d’onore.

– Credo che dovresti unirti a noi, per i festeggiamenti del mio compleanno – aggiunse.

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Aveva in mente qualcosa. Il mio amico era sempre stato un personaggio spudorato e senza scrupoli e anche se sapevo di potermi fidare di lui, non ero convinto di volerlo fare. Per non restarmene solo a fare da tappezzeria, decisi di seguirli.

Daniele ci condusse lungo un corridoio e da lì al piano superiore della sua abitazione. Aveva allestito una camera da letto, con baldacchino e lenzuola di seta. Ancora non sapevo dove volesse arrivare, ma mi sentii a disagio. Invece, la escort di Torino prese subito posto su una poltrona di velluto blu scuro, servendosi da bere. Lara era magnetica e solo a guardarla mi sentii eccitato.

– Che ne dici di guardarci? – chiese di punto in bianco Daniele.

Non era quello che mi aspettavo, ma la cosa mi stuzzicava. Guardarli mentre facevano sesso, perché no? Non lo avevo mai fatto prima. Avrei preferito fare il contrario, ma era il compleanno del mio amico e quella era la sua festa, non mi andava di contraddirlo.

– Mettiti comodo – disse Daniele con un gran sorriso stampato sulle labbra. Voleva dimostrarmi qualcosa? Quanto fosse bravo?

A me interessava solo lei, la escort di Torino più sexy che avessi mai visto.

Daniele fece come se non ci fossi, andò verso Lara. Si chinò su di lei e cominciò a baciarla. Lara piegò il capo all’indietro e lui le baciò il collo poi scese lungo il decolleté. Daniele la sollevò, la portò sul letto e le sbottonò il vestito. Lara indossava un lussuoso perizoma in pizzo nero ed aveva i seni nudi. Daniele glieli prese tra le mani, strizzandoli leggermente. Mentre con il ginocchio si insinuava tra le sue gambe, aprendogliele. – Sei bagnata? – le chiese. Lei gemette. Adesso era nelle sue mani, nelle mani di quella escort Torino era davvero un’altra città.

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Daniele non si fermò, e continuò a baciarla per tutto il corpo mentre con foga si toglieva la camicia e i pantaloni. Li guardai mentre facevano sesso e ad un certo punto, preso dalla scena, iniziai a toccarmi.

Quando tutto fu finito, Daniele e Lara si rivestirono, io mi abbottonai i pantaloni. Quella bellissima accompagnatrice mi si fece vicina chiedendomi se avessi voglia di fermarmi ancora un po’ in sua compagnia. Mi guardò con quei suoi occhi da gatta e proprio non riuscii a dire di no. Daniele sparì, come risucchiato da un ciclone misterioso, ed io e Lara restammo finalmente soli.

Dopo lunghi preliminari facemmo sesso e fu di nuovo strepitoso. Nessuna donna riusciva a farmi sentire così. Mi aveva rapito il cuore ed il sesso.

Dopo quella sera, Lara e io ci scambiammo i numeri di telefono e ci promettemmo di rivederci, magari per una piacevole cena a due. Un appuntamento vero, insomma.

Non trascorse molto tempo che mi feci sentire. Nei giorni che seguirono il nostro incontro a casa di Daniele, non avevo fatto altro che pensare a lei. Così quel venerdì la chiamai e la invitai a cena fuori. Per l’occasione scelsi un ristorante che mi era sempre piaciuto a Torino, elegante ma non sfarzoso, intimo quanto bastava per lasciarci i nostri spazi d’azione. Lara, la escort di lusso, accettò.

Quella sera quando uscii da lavoro mi recai in un sexy shop e acquistai delle palline cinesi. Ne avevo sentito parlare tanto. La mia ex ne diceva miracoli, ed io volevo vedere se era vero. E poi avevo in mente di rendere la nostra cena un po’ speciale. Finalmente avevo trovato una ragazza con cui condividere le mie fantasie erotiche, anche quelle più matte.

Ci trovammo alle otto precise davanti al ristorante, lei scese dal taxi luminosa come al solito, avvolta in un cappotto rosso, con i capelli al vento. Avevo chiesto di riservarci un tavolo appartato e un po’ intimo e il proprietario mi aveva accontentato. Lara era fantastica, non sembrava una accompagnatrice di Torino, ma una bellissima donna nel fiore dell’età. Indossava un corto abito nero da cocktail.

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Dopo aver ordinato le passai il piccolo pacchetto che tenevo nella tasca della giacca, lei lo aprì e quando vide il contenuto sorrise maliziosa. Si sporse sul tavolo e mi schioccò un bacio sulla bocca, poi sparì in bagno. Quando fece ritorno i suoi occhi brillavano eccitati. Gli antipasti erano squisiti, me li gustai fino all’ultimo boccone. Il pensiero di quello che stavo per dire a Lara mi faceva assaporare meglio il cibo. Così le dissi di muovere lievemente il bacino, descrivendo leggeri

cerchi. Mi piaceva avere a che fare con una escort di Torino, sapeva sorprendermi senza scomporsi. Mi intrigava un sacco. Lara eseguì e la vidi eccitarsi. Poi sentii il suo piede insinuarsi tra le mie gambe sotto il tavolo. Trattenni il fiato, quando il cameriere arrivò. Lara evidentemente non aveva alcuna intenzione di levarlo. Anzi iniziò a massaggiarmi il membro mentre il cameriere ci serviva i primi.

– Non è giusto che mi diverta solo io – disse con un sorrisetto beffardo.

La guardai pieno di desiderio e decisi che non avevo voglia di aspettare oltre.

– Raggiungimi in bagno tra due minuti, che ne dici? –

Così lasciammo sfogare i nostri istinti facendo sesso in pubblico nell’elegante toilette dalla luce soffusa e dalle salviette immacolate. Finimmo la cena chiacchierando di un sacco di cose e poi, mi recai nell’appartamento di Lara per un dopo cena con i fuochi d’artificio. Quella milf italiana sapeva stupirmi in ogni modo, a letto se ne inventava sempre una nuova e io ero pazzo di lei. Anche se lo sapevo, non sarebbe durata a lungo…

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