Sottomessa e felice, una lettrice ci racconta perché il sesso bondage non è violento né volgare

Sottomessa e felice, una lettrice ci racconta perché il sesso bondage non è violento né volgare

Parola ai lettori, la storia di avvicinamento al mondo del sesso bondage e fetish di Martina, impiegata torinese

Voglio raccontarvi la mia esperienza di avvicinamento al mondo BDSM. Ho incontrato Roberto su un forum online nel 2008. Entrambi avevamo 33 anni, lui era un giovane manager in una società finanziaria, io la proprietaria di un ristorante sulla costa. Dopo tante chiacchiere diffuse in chat e diversi contatti telefonici, ci siamo incontrati per un aperitivo nei pressi dell’inaugurazione di una mostra. Al nostro primo appuntamento abbiamo continuati a sedurci e, anche se ci siamo solamente baciati, ci siamo lasciato con una promessa. Roberto mi ha detto che fare sesso insieme a lui non sarebbe stata la stessa cosa che farlo con gli altri. Lì per lì non capivo, non sapevo minimamente cosa volesse dire, ma non gliel’ho chiesto.
Diverse settimane più tardi, quando si è concretizzata la possibilità di passare un intero weekend insieme, abbiamo varcato per la prima volta le soglie di una camera da letto insieme. Eravamo a casa sua, in giro c’erano strani mantelli, corpetti in pelle ed attrezzi in plastica che subito mi fecero pensare alla vetrina di un sexy shop a Torino centro in cui ero passata diverse volte davanti. Mi prese la mano, la imporporò di calore e mi pregò gentilmente di spogliarmi. Mi passò poi un baby doll ed un paio di mutandine bucate, mentre lui andò nel suo camerino a vestirsi.

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Ero eccitata ma mi sentivo confusa. Possibile che io, una femminista convinta, potessi permettere a qualcuno di sottomettermi, potessi farmi comandare?

Dopo poche ore di giochi, seduzioni e perversioni, avevo completamente cambiato prospettiva. Quel mondo fatto di strani lacci, frustini, mascherine, sex toys, era la via d’accesso ad una grande libertà dal punto di vista sessuale. Il bondage era il modo di esplorare ogni parte del proprio e dell’altrui corpo. In questo senso il sesso cosiddetto estremo, feticista, non è affatto volgare. Al contrario ci può rendere ancora più appassionati conoscere alcune pratiche dell’universo BDSM, proprio come racconta la storia del libro Cinquanta Sfumature di Grigio.

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