Sesso anale? No, grazie! 3 consigli utili per trasformare un’esperienza da incubo in una miniera di piacere

Sesso anale? No, grazie! 3 consigli utili per trasformare un’esperienza da incubo in una miniera di piacere

Scopri se il Sesso anale fa o meno per te seguendo tre semplici consigli per evitare situazioni spiacevoli.Ultimamente si sente sempre più parlare di sesso anale. Quello che molte coppie fino a qualche anno fa consideravano un desiderio irrealizzabile o anche un tabù, oggi per alcuni è divenuta una pratica quasi normale. Il ‘quasi’ in questo caso è d’obbligo, perché il sesso anale rimane comunque una pratica impegnativa, che necessita di un buon livello di preparazione, soprattutto per lei. Per quanto possa essere intrigante e piacevole per entrambi i partner, difficilmente potrà essere praticato su base quotidiana. Lasciamo però adesso un momento da parte i casi positivi e concentriamoci invece su quelle persone che, per un verso o per l’altro, hanno avuto delle brutte esperienze. Esperienze traumatiche, dove il dolore era spesso a farla da padrone e dove il piacere era molto lontano dal manifestarsi.

1/ Lubrificare o non lubrificare?

giochi di sesso

Quanti di voi si ricordano del film di Bernardo Bertolucci Ultimo Tango a Parigi? In una scena divenuta mitica il grande Marlon Brando ha un rapporto anale con la bellissima Maria Schneider e per lubrificare si aiuta con una panetta di burro. Ecco, in quel caso meglio il burro che niente. Anche perché di solito una penetrazione anale non lubrificata è una non penetrazione, uno spiacevole episodio di sesso mal riuscito, ricco di dolore ed arrossamenti per lei e davvero poco soddisfacente per lui. Lubrificare è dunque strettamente necessario, ma con che cosa? Un gel lubrificante idrosolubile è in molti casi la scelta migliore, perché non rischia di danneggiare il preservativo come altre sostanze. Il gel idrosolubile lo si trova nei negozi che vendono sanitari, è lo stesso gel da ultrasuoni che viene spalmato sulla pancia quando si deve muovere una sonda per l’ecografia.

Ma molti amatori alle prime armi si recano in farmacia chiedendo la vasellina, oppure i più coraggiosi si spingono fino in un sexy shop. Non è detto che lì però possano trovare la soluzione. A volte nei sexy shop si trova del lubrificante anale che in realtà non è stato ben testato, che può dare arrossamenti e bruciori. Ecco perché in certi casi è preferibile utilizzare quello che si ha a disposizione. Un olio di semi leggero, un oleolito o una crema alla calendula, un burro di karité. In questa sede è poi opportuno dire che le coppie più esperte conoscono anche diversi trucchetti del mestiere. Ad esempio è possibile utilizzare sapientemente la saliva o il liquido seminale che secerne il pene nei primi momenti di eccitazione per lubrificare l’ano. Addirittura c’è chi, prima del sesso anale, si concede di fare all’amore nella classica posizione del missionario. Grazie all’eccitazione di lei i muscoli, anche quelli di dietro, si distendono. Inoltre gli umori, le secrezioni vaginali possono scivolare giù, cominciando a preparare il terreno. In questo caso però, è bene che i maschietti tengano a mente un consiglio. Lasciate che gli attori nei film porno facciano quello che vogliono. Ma voi ricordatevi che una volta che siete arrivati alla penetrazione anale, non potrete tornare alla penetrazione vaginale senza esservi lavati accuratamente il pene.

2/ Il sesso anale è sporco?

sesso timidi

Non è una novità che per molte persone le esperienze con il sesso anale si siano ridotte a esperienze negative di fastidio, dolore e sensazione di sporco. Cominciamo col dire che – soprattutto per chi è alle prime armi, che non è possibile senza preparazione alcuna dire “facciamo sesso anale?”. Molto spesso si andrà infatti incontro a dolorosi momenti per lei e magari a qualche sporco incidente per lui. Oltre ad avere un certo controllo sul proprio metabolismo è buona pratica infatti utilizzare una peretta, o un clistere che dir si voglia, per pulire l’intestino e evitare spiacevoli inconvenienti. Ecco perché non è una cosa che si può improvvisare.

In linea di massima per liberare l’ampolla rettale basta un clistere da 250 cc in gomma, riempito di acqua tiepida, altrimenti in farmacia potete trovare anche clismi purgativi già pronti da 125 cc, che potrebbero fare il loro dovere. In questo caso però è necessario sostituire il liquido purgativo (che contiene sali molto forti) con della semplice acqua tiepida. Infine, nel caso aveste a disposizione solo una siringa grande da 10 cc, vi basterà rimuovere l’ago ed iniettare almeno 3-4 volte acqua tiepida.

Questa operazione va fatta subito prima del rapporto ed in alcuni casi, quando c’è molta intimità, può diventare essa stessa una sorta di gioco erotico preliminare. Se la fate invece molte ore prima del rapporto ed avete un metabolismo veloce, la peretta potrebbe non essere utile.

3/ Preservativo o no?

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In ogni caso e soprattutto per chi è alle prime armi, il preservativo è essenziale. Consente anzitutto di mantenere un buon livello di igiene per lui e poi può facilitare la penetrazione. Come abbiamo già detto, come lubrificante è meglio servirsi di un gel idrosolubile, per non danneggiare i profilattici, che potrebbero rovinarsi durante l’atto al contatto con materiali grassi o creme.

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